La Fabbricazione Digitale al Servizio dell'Inclusività e della Scienza: Il Caso della Mostra "Tocco di Natura"

La tecnologia e la scienza sono da sempre un binomio vincente, ma negli ultimi anni, l'integrazione della fabbricazione digitale nei musei ha permesso di dar vita a esperienze ancora più coinvolgenti e accessibili per un pubblico ampio e variegato. Un esempio straordinario di questa evoluzione è la mostra "Tocco di natura",allestita al  MUSE di Trento fino al 16 febbraio 2025, e per la quale il FabLab del MUSE ha dato un contributo fondamentale nella progettazione e realizzazione di alcuni exhibit.

La mostra esplora l'adattamento degli animali ai cambiamenti ambientali e biologici, utilizzando un approccio che rende la scienza accessibile a tutti. Gli exhibit non sono solo fruibili grazie a testi in linguaggio semplificato, CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), Braille e traduzioni in LIS (Lingua dei Segni Italiana), ma anche attraverso l'uso innovativo di tavole tattili, video esplicativi e file audio.

In questo contesto, la fabbricazione digitale ha giocato un ruolo cruciale nella realizzazione degli exhibit, permettendo di progettare e produrre soluzioni personalizzate per una fruizione inclusiva. Grazie alla stampa 3D e all'uso di software di modellazione avanzati, è stato possibile creare modelli tattili precisi delle strutture anatomiche degli animali, in modo che anche le persone con disabilità visive potessero esplorare e comprendere le affascinanti strategie di adattamento.

Inoltre, la fabbricazione digitale ha permesso di sviluppare componenti modulari e facilmente adattabili, che si possono modificare in base alle esigenze del pubblico, migliorando continuamente l'esperienza. Ogni exhibit è stato pensato per stimolare il coinvolgimento attraverso il tatto, il suono e la visione, offrendo diverse modalità di interazione che favoriscono una comprensione più profonda e sensoriale dei concetti scientifici.

La capacità di creare exhibit ad hoc grazie alla fabbricazione digitale non solo arricchisce l'esperienza del visitatore, ma promuove anche un ambiente museale più inclusivo e accessibile. Questo approccio dimostra come la tecnologia, in particolare la fabbricazione digitale, possa rispondere in modo mirato alle necessità di un pubblico eterogeneo, supportando l’apprendimento in modo più coinvolgente e personalizzato.

La mostra "Tocco di natura" è, dunque, un perfetto esempio di come la combinazione di scienza, tecnologia e design possa creare esperienze museali che non solo informano, ma anche ispirano, educano e, soprattutto, rendono l'apprendimento accessibile a tutti, senza barriere.

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